Antonio Lucarini e il suo primo romanzo “Strana rana” – Hemingway cafè Jesi

Domani 17 Settembre 2017 Antonio Lucarini presenterà il suo primo romanzo all’Hemingway cafè di Jesi. Una cornice spettacolare per un evento altrettanto spettacolare.

Antonio, che ha abituato il pubblico jesino e marchigiano alle sue performance teatrali dal gusto ironico/amaro, vestirà i panni delle scrittore e risponderà alle domande del pubblico e del relatore Rita Angelelli (me medesima quindi). Un nuovo ruolo che gli calza a pennello, per via della sua scrittura così matura che non sembrerebbe nemmeno essere al suo primo lavoro editoriale. Lucarini è straripante nella sua narrazione tanto quanto le sue performance teatrali, è incalzante, a tratti giocoso. Un romanzo che va letto per “entrare” nella sua sconvolgente visione della vita e rimanerne sconvolti (eh!), per accostarsi alla sua contestazione nei confronti del borghesismo provinciale, del consumismo e dell’arrivismo. Un contestatore, Lucarini, che a tratti fa quasi tenerezza, per la sofferenza, il dolore, la solitudine e il mal di vivere che aleggia dalla prima all’ultima pagina.

 

Sinossi: Il romanzo narra, in modo non lineare, la storia di Lara Santini e Claudia Meloni. Le due donne si ritrovano nel reparto oncologico dell’ospedale di Pavia, dove entrambe dovranno subire l’asportazione di un fibroma maligno all’utero. Non si vedevano più da molti anni. Lara è diventata una parrucchiera e Claudia una cantante di brani d’autore lugubri e malinconici. Ambedue sono sole e abbandonate dal destino e da chiunque. Il loro incontro è l’occasione per ricordare il loro malinconico passato e la gara di nuoto, i duecento metri rana di un campionato giovanile, che le ha separate. Dopo essersi odiate ferocemente per anni, le due donne entrano in uno stato d’empatia ossessiva e paranoica, fino a un’identificazione quasi totale che le porta a vendicarsi dei simboli del loro crudele passato: Giulia Tulli, perfida tutrice di Lara, Giancarlo Lucidi, discografico compagno di Claudia e Marzia Simoni, cugina di Claudia ed eletta a simbolo del tradimento. Alla fine del romanzo solo una fra Lara e Claudia resterà in vita (forse), in un finale temporalmente straniante che mette in dubbio la realtà di quanto narrato, il tutto tra sogni, deliri ed elementi musicali barocchi, ma soprattutto incubi, incubi da cui le protagoniste non si libereranno mai, neanche con la morte.

 

Una presentazione imperdibile!

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