Il cattivo è un personaggio attraente
Chi ama leggere i romanzi thriller o noir o i gialli ama anche il cattivo di turno. Ho ragione? C’è qualcosa di attraente in un cattivo, anche se vogliamo sia sconfitto, perdente, morto ammazzato. E sotto sotto facciamo il tifo per lui. Il lettore fa il tifo per lui.
E allora, come scrivere del cattivo, delle sue azioni, del suo comportamento?
Innanzi tutto è necessario impostare la convinzione del cattivo, i suoi interessi e le sue passioni, che devono essere facilmente riconoscibili e ben scritte, prima di tutto.
La convinzione del cattivo.
Ciò che conta per un cattivo è il dogma: non importa chi sia il cattivo, il cattivo è convinto di avere ragione. Non sto dicendo che pensa di essere buono, sto dicendo che ritiene che il percorso di vita ottimale sia quello suo, che sia del tutto giustificato il suo comportamento, che qualsiasi altro percorso non avrebbe funzionato o avrebbe infranto qualche suo principio.
Tutto ciò vale se si racconta di un genitore violento che pensa serva la violenza per fare del proprio ragazzo un duro o, peggio ancora, pensa che il suo bambino/ragazzo meriti gli abusi. Vale per quel carattere fascista/nazista che davvero crede che l’umanità abbia bisogno di qualcuno come lui che rimuova le contaminazioni di razza. Vale anche per quei personaggi Comics che pensano di essere stati danneggiati da qualche esperimento mal riuscito (si pensi ai personaggi Marvel) e nessuno potrà mai capire come si sentono.
Come fa il tuo cattivo a giustificare ciò che fa? Se puoi rispondere a questa domanda sei già sulla buona strada.
“Il tuo cattivo crede di avere ragione. Come giustifica ciò che fa?”
La prospettiva del cattivo
Il cattivo è un narcisista e come tutti i narcisisti nutre un interesse eccessivo per se stesso e ha bisogno di continue conferme. Anche il cattivo più depresso crede che il mondo giri intorno a lui. Le sue azioni e le sue scelte contano più delle scelte del resto dell’umanità. Pure il cattivo che agisce per conto di un altro lo fa per motivi narcisistici: è il modo in cui lo fa sentire l’altro che lo innalza al migliore, l’onore e la gloria che deriva dalle azioni ordinategli da un altro investe anche lui. Il pensiero “Mi piaccio/mi apprezzano” sono, perciò, due facce della stessa medaglia. Ogni dichiarazione o azione derivante dal suo comportamento contorto e cattivo verrà interpretato, dal cattivo stesso, come la vergogna più disturbante ma anche come la lode più preziosa. Insomma, si sentirà sì uno scherzo della natura, ma anche il miglior essere dell’umanità.
Il tuo cattivo riesce a richiamare l’attenzione del mondo? Se puoi rispondere a questa domanda in maniera positiva, sei sulla buona strada.
La passione e le emozioni del cattivo
Il cattivo cerca la necessità dietro/dentro la necessità e sfrutta le emozioni. Per esempio: il tuo cattivo vuole dominare il mondo, ma ciò che realmente vuole è quello che il dominio del mondo darà a lui. E’ una forma di vendetta contro qualcuno che ha sempre considerato il suo idolo, ma che non gli ha mai prestato attenzione, nonostante tutti gli sforzi per sentirsi amato/accettato. La ricchezza lo terrà al sicuro e gli fornirà il lusso che ha sempre desiderato. L’amore dei seguaci lo farà sentire al centro del mondo. La paura che incuterà con le sue azioni comporterà attenzione emotiva e mentale.
Il tuo cattivo è diabolico e sfrutta le emozioni della gente? Se riesci a fornirgli le giuste emozioni e passioni anche il lettore si sentirà coinvolto emotivamente.
Naturalmente, questi sono solo tre degli aspetti che è necessario conoscere per scrivere di un cattivo veramente cattivo, ma sono importanti. Se riesci a soddisfare questi tre aspetti il tuo cattivo sarà complesso, reale e attraente.
Rita Angelelli
Direttore Editoriale di Le mezzelane