Il mio Salone del libro di Torino – seconda puntata
La prima puntata la trovate qui.
Se avessi scritto questo articolo il giorno di apertura del Salone, avrei scritto un sacco di parolacce e forse è stato meglio non avere una connessione a internet che funzionasse, perché avreste visto la parte peggiore di me.
Ma andiamo per gradi.
Arriviamo all’ingresso espositori, che era nel bel mezzo di un parcheggio dove giravano liberamente addetti al movimento merci, auto, furgoni, moto e motorini, alle 9:00 circa (ci avevano comunicato che prima di quell’ora non saremmo potute entrare). L’apertura del Salone ai visitatori era programmata per le 10:00. Ci siamo trovate nel bel mezzo dell’incredibile: espositori in fila scomposta che come noi non credevano a quello che stavamo vivendo, mentre un muletto con un grosso cassone di metallo ci passava di fianco e ci urlava “attenzione”, un furgone faceva manovra e le forze dell’ordine, tutte infiocchettate nella loro bella divisa d’ordinanza, ci stavano a guardare con i fucili in mano.
Volete sapere a che ora siamo entrate? Ho oltrepassato i controlli, due persone con il metal detector e una a leggere i codici a barre sui nostri pass, alle 10:15, mentre i visitatori erano già entrati.
Ho mollato mia figlia e la capo editor e sono corsa agli appuntamenti che avevo all’IBF (International Book Forum) con alcuni produttori cinematografici. E qui apro un’altra parentesi alquanto fastidiosa: il primo maggio, a soli nove giorni dall’apertura del Salone, ricevo una mail dagli organizzatori, dove mi ricordano l’evento collegato alla grande fiera (IBF appunto) con chiusura dell’agenda degli appuntamenti il 3 maggio; l’agenda era stata aperta il 26 aprile, ma nessuno ce ne aveva dato comunicazione ufficiale. Io e la mia capo editor abbiamo cercato di prendere più appuntamenti possibili, sia con i produttori che con alcune case editrici estere, dopo aver inveito telefonicamente con l’addetta all’agenda per farci accreditare. Il bello di tutto questo è stato arrivare di corsa nello stabile adibito agli appuntamenti (in c…o al mondo) e non trovare le persone con le quali avevamo i colloqui conoscitivi. Perché? Perché anche loro erano entrati in ritardo e molti degli appuntamenti erano stati annullati, senza che nessuno di noi fosse stato avvisato.
Nel frattempo le due poverette che avevo mollato facevano la spola con i pass e i biglietti per far entrare le persone che dovevano fare da relatori alle presentazioni programmate con la Regione Marche. Perché a Torino la biglietteria digitale ancora se la sognano!
Però allo stand della Regione Marche ci siamo fatti notare e le due presentazioni sono state un grande successo! Ringrazio Maria Grazia Beltrami e Renato Ghezzi per i loro interventi e per il loro supporto morale.
Prossimamente pubblicherò i due video delle presentazioni.
Fine seconda puntata.