Le recensioni (presunte)
Una recensione onesta, anche se negativa, ha il diritto di esistere tanto quanto una recensione a 5 stelle.
Però ad alcuni scrittori (di più al genere femminile) ‘sta cosa pare non essere entrata in testa. E, a quanto pare, anche ad alcuni recensori che regalano stelline a gogò, giusto per accaparrarsi qualche spicciolo vendendo giudizi a presunti scrittori della porta accanto.
Questa è la situazione attuale (mi viene da piangere):
- le recensioni si comprano da pseudo recensori che propongono pacchetti pre confezionati, ovviamente i giudizi non potranno che essere positivi;
- poi ci sono gli amici, i parenti, i conoscenti, gli pseudo “amici-social”, i quali non potranno che parlare bene di quel tal dei tali, che accanto al proprio nome ha sempre la dicitura: scrittore/autore;
- si aggiungono, poi, le colleghe scrittrici, che si guardano bene dal recensire negativamente, perché conoscono bene la legge del taglione.
Che dire!? Continuate pure a fingere di aver letto cose belle (recensori e non), ma così i lettori finiranno per estinguersi e RIMARREMO solo scrittori falliti, perché la giusta meritocrazia poi non verrà mai riconosciuta come tale.
DAI, REGALAMI UN