Ti amo

 

Non fu la sensualità a irretirmi,
ma la profonda ricettività
del suo cuore,
la luce nel suo sguardo
che le illuminava il volto
come la luna che brilla
nel cielo terso.
 
Fu l’aura del suo essere
la delicatezza
delle sue mani calde
la sua pelle avorio, tenera,
la voce
appena arrochita
dal desiderio.
 
 
E quelle due parole
– ti amo –
che esprimeva
come non avessero peso,
fluttuanti,
a raggiungere il mio essere.
 
 
Poi
mi perdevo nel brivido
che mi scorreva sulla pelle.